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venerdì 27 agosto 2010

BRILLAT-SAVARIN E MISTICISMO NEI FAGIOLI ALL'UCCELLETTO DE LE MOSSACCE,FASCINO ARCANO DEL PROFUMO E DEL SAPORE,ARTE E CONQUISTA DI PERFEZIONE SCONOSCIUTE A I NON INIZIATI.LE MOSSACCE DAL 1800 A OGGI.


Un amico,docente all’Università di Firenze oramai in pensione,appassionato di storia e costumi locali,persona che la sa lunga su Firenze ed i suoi caratteri insiti nella tradizione, sostiene che la trattoria Le Mossacce ha origine dal 1800 come vinaio e si è poi tramandata nel tempo fino a chiamarsi Da Gastone alle mossacce e successivamente fino ad assumere il nome Le Mossacce”.

Aggiunge quindi che in questa trattoria i cibi vengono preparati non solo con particolare maestria , con la serietà e l’affetto per i clienti che tutti conosciamo ma ,in taluni casi,anche con abili procedure tramandate da persona a persona e mantenute rigorosamente segrete.

Secondo lo studioso questo fatto interessa particolarmente i fagioli all’uccelletto la cui preparazione richiederebbe un tempo molto più lungo di quello generalmente impiegato da i comuni cuochi e ristoratori nonché il ricorso ad aggiunta di aromi naturali da inserirsi secondo particolari e sperimentate dosi ed in ben determinati momenti della cottura,quantità e momenti coperti da un segreto che l’amico definisce quasi monastico,come quello cioè mantenuto da i frati di certi ben noti ordini religiosi nella preparazione dei loro liquori.

La lunghezza del tempo impiegato da Le Mossacce nella preparazione dei fagioli all’uccelletto sarebbe dovuta anche al fatto che la cottura prevedrebbe alcune pause ritenute necessarie all’assorbimento naturale e lentissimo de gli aromi naturali .

Ma da ciò a prescindere ,una cosa è certa : fra le 3 o 4 trattorie di Firenze che giudico in grado di produrre piatti tipici fiorentini e toscani all’altezza de la tradizione ,nelle quali quindi mi faccio servire i fagioli all’uccelletto, Le Mossacce ha la medaglia d’oro. Il sapore è unico e sconosciuto presso altre trattorie, il profumo di questa pietanza prelibata non si riscontra altrove e induce a dilungarsi nel piacere dell’olfatto,a riconsiderare la desueta Fisiologia del Gusto di un noto giudice di cassazione di Francia del periodo pre-post rivoluzione .La digestione è leggera e facile anche per chi,come il sottoscritto,non si ferma ad una sola porzione.

I fagioli all’uccelletto de Le Mossacce?
 Rappresentano l’estasi.

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3 commenti:

  1. uno che ci è stato una solo volta28 agosto 2010 alle ore 09:13

    Fantastico.Ma non ti sembra un po' troppo forte tirare in ballo il misticismo e la magia? Però mi piace e quei fagioli sono davvero buoni.

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  2. Sono tornata Gattaccio Goloso,io Elba e te
    Firenze senza fagioli e spezzatino e anche senza il vino delle Mossacce però mi dispiace perchè sei buono e gentile.Ma ho un problema,quell'allocco del mio ragazzo ha cancellato le spiegazioni che mi avevi mandato in email e non trovo più quel blog dove le avwevi pubblicate.Non me le puoi rimandare in mail o dirmi che c. di blog era quello che mi hai detto?

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  3. Ci mancavi te Bettina ciabattona. Come si fa a perdere le mail non lo so davvero.Su quel blog non ci scrivo più e quindi ti pubblicherò un post qui sul LE MOSSACCE DIVINA.
    Ma io non sono buono e gentile ma sempre incazzato e davvero mi ci vorrebbe un fiasco di Rufina de LE MOSSACCE DIVINA.

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