CONTRO I VIRUS,I BATTERI E LA TRISTEZZA

domenica 26 dicembre 2010

LE MOSSACCE DIVINA BLOG: LA MODELLA DEL LOGO DEL GOLOSO FREQUENTATORE TRIMALCIONE.

                                                                                                   

mercoledì 22 dicembre 2010

KATE SMOSS,CON RIFERIMENTO AL TUO COMMENTO AD UN PRECEDENTE POST,NIENTE DI SCANDALOSO NELL'ESSERE SPETTINATI ED IN DISORDINE.SPESSO LA SREGOLATEZZA ED IL DISORDINE SONO SOLO UN ORDINE DIVERSO DAL COMUNE E QUINDI DIFFICILMENTE ACCETTABILE AI PIU'.-KATE MOSS E ANN WARD IN FOTO.


Come si fa a non amare Kate Moss non fosse altro che per la sua rara spregiudicatezza? A mio giudizio è dotata di intelligenza non comune e di conseguenza ha grande  abilità nell’amministrazione della sua sregolatezza.
Amanti uomini e donne? Non si possono contare.
Droghe,whisky ? rappresentano per lei il prêt a porter.
Strafottente? Come lei pochi.
Insensibile e crudele? Forse si ma c’è chi sostiene il contrario.
Leggo su di un sito che Kate ha scandalizzato i movimenti antianoressia dicendo. “Niente è così gustoso come sentirsi pelle e ossa”. I nemici della taglia zero (36) ovviamente e comprensibilmente si sono infuriati.
Essi sono nel giusto se si pensa alla tragedia di giovanissime modelle distrutte dall’anoressia cui sono state anche indotte da alcuni movimenti culturali misticheggianti che sostengono la necessità di denutrirsi per raggiungere la perfezione dell’anima e del corpo.
Sono certo che l’affermazione di Kate sia una delle tante provocazioni cui si vede costretta a ricorrere per coltivare la sua ben nota spregiudicatezza,caratteristica che sembra renderla a molti particolarmente interessante.
Ma analizzando gelidamente l’affermazione di Kate, omettendo arbitrariamente  di considerare le tragedie indotte da quel fatto certamente di ordine psichiatrico rappresentato dall’anoressia,facendo riferimento solo a quella scienza della sensazione che dall’antichità è oggetto di studio di tutti i filosofi che si chiama Estetica, semplificando tutto  in modo crudele e ghigliottinesco come fa la matematica,ebbene siamo sicuri che le modelle anoressiche siano brutte?
Alcune foto di esse mostrano una bellezza sconcertante (anche se a volte purtroppo si tratta di gusto estetico la cui distanza dalla morte tende a zero).

(foto da Google)
L'anoressia di Ann Ward ,modella,m.1,88.Ma siamo sicuri che sia brutta?

(foto da uafirenze.word.press)
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domenica 3 ottobre 2010

LETIZIA GIULIANI ,COME MAGGIODANZA, E' UN PRODOTTO DEL CREATORE,UN'OPERA D'ARTE,COME LA MUSICA DI BACH,LA LETTERATURA,LA MATEMATICA E TUTTO IL SAPERE. E OPERE D'ARTE LO SONO,IN QUANTO PRODOTTO DI NOBILI OPERATORI DI UN'ARTE TRAMANDATA IN FAMIGLIA, ANCHE I CIBI ED I VINI CHE LE MOSSACCE DIVINA TRATTORIA DI FIRENZE CI OFFRE.


Abbiamo già parlato in un precedente post de la celebre Prima Ballerina de la storica Compagnia di   MaggioDanza, una istituzione orgoglio di Firenze,ma ne riparliamo a seguito della e-mail di un lettore: "Cara Trattoria è meraviglioso che scriviate sulla danza e su Letizia Giuliani in un brutto periodo per l'arte come quello attuale e vi prego di rendere nota questa intervista a Letizia ,del  marzo 2009,  incontrata nel web":

"Ha lunghi capelli rossi e sguardo allegro. Adesso ho capito perché mi sembra di conoscerla: è Letizia Giuliani, giovane prima ballerina di MaggioDanza. Nel corso degli ultimi anni l’ho vista danzare in più occasioni, sempre con mio gran diletto. Letizia eccelle nell’interpretazione dei balletti romantici in repertorio, come Giselle, ma non si è mai negata alla contaminazione con i linguaggi più contemporanei, come quello di Virgilio Sieni. Molti la considerano una danzatrice entusiasmante, ed è indubbiamente un talento fuori dal comune….…“Ciao Letizia, sono un tuo ammiratore…” Mi fa cenno di sedermi e dopo cinque minuti stiamo già parlando del più e del meno. Mi faccio raccontare della sua apparizione all’ultimo festival di San Remo, ma soprattutto della recente lunga tournée italiana della sua compagnia. Mentre parla di MaggioDanza la ballerina romana si intristisce, perché la direzione del Maggio Musicale intende chiudere la formazione nonostante che abbia un grande valore ed un buon successo. Letizia mi informa che, al momento, non sono stati rinnovati più di dieci contratti, che i più giovani se ne vanno e che perfino alcuni veterani rischiano di non essere riscritturati. Che tristezza l’Italia! "
(http://ridanzare.wordpress.com/2009/03/06/l%E2%80%99amore-secondo-letizia-giuliani/)

sabato 18 settembre 2010

LE MOSSACCE DIVINA TRATTORIA ,CIACCO,BIONDELLO,FILIPPO ARGENTI IN DECAMERON .NOVELLA 8^ ,GIORNATA IX :< MESSERE,A VOI MI MANDA BIONDELLO PREGANDO CHE VI PIACCIA D'ARRUBINARGLI QUESTO FIASCO DEL VOSTRO BUON VINO VERMIGLIO >.



A "Le Mossacce" ho potuto  "arrubinare"  il bicchiere .

Perché sul tavolo della trattoria divina è possibile ancora gustarsi il vino nel tradizionale bicchiere da mescita toscano  come una volta si poteva fare sul piano di marmo dei vinai della Firenze vera.
Solo in quel tipo di bicchiere si può gioire della vista del rosso rubino che avvolge la superficie del vetro zona dopo zona mentre si ruota il bicchiere in mano e gustare i giochi di luce dovuti alle geometriche sfaccettature della base del bicchiere.
Il  vermiglio  del vino che lampeggia delicatamente davanti a gli occhi di questo tipo di bicchiere mentre lo si gira lentamente in mano offre sensazioni sublimi e richiama alla mente storia,letteratura,cultura e l’anima umana.
La ottava novella della nona giornata del Decameron  usa il termine arrubinare   per descrivere il piacere del rosso rubino che avvolge il vetro di un fiasco,Quale parola potrebbe descrivere meglio di questa la magia luminosa del vino?

Nella novella Ciacco parla con un barattiere e gli affida il compito di chiedere, per conto di Brunello, del vino a “Messer Filippo Argenti, uomo grande e nerboruto e forte, sdegnoso, iracundo e bizzarro più che altro”: <Tu te ne andrai a lui con questo fiasco in mano, e dira'gli così: - Messere, a voi mi manda Biondello, e mandavi pregando che vi piaccia d'arrubinargli questo fiasco del vostro buon vin vermiglio>.

domenica 12 settembre 2010

CARDUCCI,CAMPANA,BILENCHI,FUCINI,COLLODI, MALAPARTE, LUZI, PAPINI, PALAZZESCHI, PREZZOLINI, CECCO ANGIOLIERI,TUTTI A "LE MOSSACCE DIVINA TRATTORIA" . "FA PENSARE A UN NUOVO PREMIO BAGUTTA AL DI SOPRA DEL TEMPO" SCRIVE MELISSA IN EMAIL E IN COMMENTO A POST PRECEDENTE.








"Carducci,Bilenchi,Campana,Fucini,Collodi,Malaparte,Luzi, Papini,Palazzeschi,Prezzolini Cecco Angiolieri ,tutti a Le Mossacce Divina Trattoria di Firenze.
Fa pensare a un Bagutta al di fuori del tempo.E’ una fantasiosa ma carina licenza poetica del Goloso Frequentatore,gatto misterioso bianco e nero di Firenze che arricchisce le foto con il Gatto Silvestro.
Però quel gatto mostra di conoscere bene gli stilnovisti come Matteo Frescobaldi e la sua celebre rima della “bella ladra che co’ suoi begli occhi gli ha furato il cuore”.
E’ proprio Carducci,tanto amante del vino e della buona tavola come Rossini, che scrisse su gli stilnovisti.
Goloso dimmi, la bella signora poco vestita del post “raccolta di sentimenti,vintage” nel  blog Le Mossacce Divina non sarà per caso quella che t’ha il cor furato?"  (Melissa O.-email)



Ho riprodotto  in parte il messaggio di Melissa O. che aveva anche quasi ugualmente commentato il precedente post.

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1)
Chi m’ha il cor furato è la trattoria Le Mossacce,ultimo rifugio della cultura fiorentina; questa trattoria il cuore lo ruba a tutti gli avventori con le sue delizie tipiche (spezzatino ti amo !), il vino servito in fiaschi (caso oramai unico !) e la cortesia innata che consente al cliente di sentirsi come a casa,cioè dove c’è chi ti vuol bene. Per me la cortesia è vera cultura e la vera cultura è civiltà.

2)
Come si fa a non amare il toscanissimo Carducci ed il suo fervente neoclassicismo immerso nel romanticismo,il suo amore per il vino e la buona tavola? E come non amare gli stilnovisti come Dino e Matteo Frescobaldi assieme ai ben più noti Cavalcanti , Guinicelli e Guittone d’Arezzo? (ma io adoro anche i provenzali alla Bertrand da Born con guerre,vino e canti).

3)
Per la signora poco vestita: tutte le donne che si ricordano hanno rubato il cuore.









sabato 11 settembre 2010

MATTEO FRESCOBALDI ,STILNOVISTA FIGLIO DI DINO ,SCRIVEREBBE QUI LE "RIME" IN CUI "UNA BELLA LADRA GLI HA CO' SUOI BEGLI OCCHI IL COR FURATO".MA QUI A "LE MOSSACCE" CI VEDREI ANCHE CARDUCCI,BILENCHI,CAMPANA,FUCINI,COLLODI, MALAPARTE, LUZI,PAPINI,PREZZOLINI,PALAZZESCHI, PRATOLINI, MONTANELLI MA ANCHE, PERCHE' NO ? CECCO ANGIOLIERI.





"Tre cose solamente m'ènno in grado,
le quali posso non ben ben fornire,
cioè la donna, la taverna e 'l dado:
queste mi fanno 'l cuor lieto sentire."

Qui ,al tavolo come questo ,a Le Mossacce, scriverebbe sonetti il  preromantico Cecco Angiolieri ancorchè senese e non fiorentino.
In questa foto ,nei volti caratteristici di chi vive in riva d'Arno,nei fiaschi cari a chi sa poetare, c'è tutta la Firenze e c'è  tutta la Toscana che il mondo conosce ed ama .



"LE MOSSACCE DIVINA" TRATTORIA ,ULTIMO RIFUGIO DELLA CULTURA FIORENTINA INSEGUITA DA LA TECNOLOGIA. FOTO STUPENDE DAL BLOG "TERRI@A DAILY OBSESSION" , KOTA KINABALU,CAPITALE DELLA REGIONE SABAH ,IN MALAYSIA.

Benvenuti in Hunger Hunger,il blog di Terri sul cibo (e viaggi) per chi non è a dieta.


Queste foto dal sito Malaysiano fanno morire di desiderio ma quella in alto a sinistra è un'opera d'arte ,è una ispirazione di poesia,di componimenti letterari,di filosofia.



 


giovedì 9 settembre 2010

MINESTRONE DA UNA RICETTA DELLA STAR USA DEL FOOD NETWORK GIADA DE LAURENTIIS,ELABORAZIONE DI TRACY HARRIS,UNA GENIALE DESIGNER USA. "E' IL MIGLIOR MINESTRONE D'AMERICA" -DICE TRACY HARRIS- "MA QUELLO DE LE MOSSACCE E' IL MIGLIORE DEL MONDO !"


(foto Giada De Laurentiis da ww.gossipcraze.com)



Tracy Harris  è una grande artista americana nel campo della grafica ma è  anche un geniale personaggio dai mille interessi fra i quali c’è un blog che tratta di raffinate ricette culinarie e che si chiama Pickly Pear Bloom    (http://pricklypearbloom.wordpress.com/).



Il 25 settembre 2007  il blog parla di presine per cucina, biscotti e di minestrone e proprio del minestrone ne descrive una gustosissima ricetta americana  creata dalla celebre star della food tv network USA  Giada de Laurentiis,  nipote di Dino de Laurentiis e di Silvana Mangano , ricetta  poi rielaborata a cura della stessa Tracy .

Tracy  descrive accuratamente e nei dettagli la sua elaborazione che consiste fra l’altro nell’aumento notevole della percentuale di alcuni ingredienti,nel ricorso al brodo di pollo piuttosto che a quello di carne bovina e all’uso del parmigiano-reggiano da lei definito “ roba da re”.

Dice Tracy che il suo minestrone:

“è il migliore che si possa gustare in tutta l’America anche se non è buono come quello che abbiamo mangiato a Firenze a la Trattoria Le Mossacce (il migliore del mondo in assoluto !)  e comunque mi fa felice ricordandomi la Toscana dove si può gustare una bottiglia di Chianti.”

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"I adapted this recipe from Giada De Laurentiis, and only in that I increased each ingredient between 70 to 100%, and used a combination of vegetable and chicken broth rather than beef. I even purchased a hunk of the real thing, Parmigiano Reggiano, for the first time in my life, and my goodness, it is wonderful. Eat a couple of hunks of the cheese straight away while you cook this soup
The greatest thing about this soup is that it calls to puree some of the beans with some of the broth, which thickens the finished soup. So, rather than the lame, runny minestrone soups that I have tried and been unimpressed with in American restaurants many times over, this soup has a silky, rustic texture. Although it is not as good as the {best soup in the whole world ever} minestrone that we had in Florence at Trattoria Mossacce, it is by far the best minestrone that I have had on American soil, and it definitely reminds me of Tuscany, especially when enjoyed with a bottle of Chianti. And that makes me happy." (http://pricklypearbloom.wordpress.com/2007/09/25/potholders-and-cookies-and-minestrone-soup/)















































sabato 4 settembre 2010

"LE MOSSACCE DIVINA" ULTIMO RIFUGIO DELLA CULTURA FIORENTINA: IL PANE VERO, "L'ESPRIT DE FINESSE" DI BLAISE PASCAL, IL PROFUMO DEI FORNAI ARTIGIANI DI ANNI ADDIETRO E QUELLO DEL GLICINE IN FIORE DE LE VILLE FIORENTINE.




A Le Mossacce Divina  non solo lo spezzatino  fa sognare ,non solo tutte le pietanze ,i formaggi , gli affettati ed il vino Chianti Classico e Chianti Rufina sono oggetto di desiderio smisurato.

Chi è abbastanza sensibile nel gusto e mantiene ancora “l’esprit de finesse  descritta da Pascal  nei suoi Pensieri” e magari non è giovanissimo e quindi ricorda le cose buone così care a i  fiorentini e a i toscani qualche anno addietro, noterà che il pane portato in tavola a Le Mossacce è di qualità superiore .alla media.

Ha un sapore che fa venire in mente il ricordo del  ”pane vero”, del pane cioè non frutto di una produzione industriale regolata da un microprocessore identico a  quello delle centraline elettroniche dell’automobile  ma il ricordo del pane  di  creazione artigiana , pane fatto da le mani dell’uomo e non da la macchina ,impastato da mani sapienti insomma, il pane cioè del tempo in cui a Firenze erano diffusissimi  i fornai  (altra razza in estinzione), veri e propri artigiani che cuocevano a legna e che quando al mattino prestissimo riempivano le ceste riempivano anche la città di un profumo sublime che giungeva fino a decine di metri dal negozio.

Ebbene ,il pane de Le Mossacce, ne sono certo,è prodotto da chi ha ancora la sapienza ed il sentimento dei fornai di un tempo e, nonostante   che egli ,il fornaio che lo fornisce a Le Mossacce ,debba fare i conti con le rigide normative vigenti oggi anche ne la produzione di questo sacro alimento, riesce tuttavia a prepararlo con “umanità”,mettendo nell’impasto anche un po’ de la sua spiritualità,de la sua anima ,come è dovuto  all’artista vero.

E fa sempre piacere che a tavola scatti in mente il ricordo delle cose buone di un tempo come il profumo del pane e il profumo del glicine in fiore che a primavera adornava una volta i cancelli delle ville e dei giardini di Firenze..



LE MOSSACCE DIVINA DA UN SITO INTERNAZIONALE: LINGUA INGLESE CON TRADUZIONE AUTOMATICA


Le Mossacce 

Few euros were wasted and many hours were spent at Trattoria le Mossacce , a small cucina/trattoria that was around the corner from Via del Corso on Via del Proconsolo. Pochi euro sono stati sprecati e molte ore sono state spese a Trattoria Le Mossacce , una cucina piccola / trattoria che era dietro l'angolo di Via del Corso in via del Proconsolo. For about EU-20 you can eat (and drink) like a king. Per circa UE-20 si può mangiare (e bere), come un re.

Trattoria Le Mossacce doesn't look like much from the outside, and honestly it doesn't look like much on the inside either. Trattoria Le Mossacce non assomiglia molto da fuori, e onestamente non assomiglia molto al suo interno uno. You enter through a narrow hallway with the register on the right, which opens up to a slightly wider "room" with about 6 small tables, give or take. Si entra attraverso un corridoio stretto con il registro a destra, che si apre ad una leggermente più ampio "stanza" con circa 6 tavolini, prendere o lasciare. The kitchen, which pretty much spills (space-wise) into the dining area, is small. La cucina, che si estenderà quasi (spazio-saggio) nella zona pranzo, è piccolo. But don't get me wrong: the lack of grandeur is only for the abundant feel of home and welcome and warmth. Ma non fraintendetemi: la mancanza di grandezza è solo per l'atmosfera ricca di casa e di accoglienza e calore. The food is amazing, the prices are even better, but the atmosphere is just what you need after a long day. Il cibo è incredibile, i prezzi sono ancora meglio, ma l'atmosfera è proprio quello che serve dopo una lunga giornata. For a stomach filling, soul healing meal of traditional Tuscan fare, this is where you want to be. Per un riempimento dello stomaco, la guarigione pasto anima della cucina tradizionale toscana, questo è dove volete essere.

It is about as centrally located as you can get, across the street from the Bargello and a block from the Duomo. Si tratta di una posizione centrale come potete ottenere, attraverso la strada del Bargello e un blocco dal Duomo. As you wait for your meal (which will only take about 10 minutes) the waiter will bring the table Tuscan (unsalted) bread and a 1.5L fiasco of Chianti: you pay for what you drink. Mentre si aspetta il pasto (che in circa 10 minuti) il cameriere porterà il tavolo toscano (non salato), pane e un fiasco di Chianti 1.5L: si paga per quello che si beve. If you've ordered bistecca the waiter will bring the entire piece of beef to your table so you can choose your taglio . Se hai ordinato bistecca al cameriere porterà l'intero pezzo di carne bovina al vostro tavolo in modo da poter scegliere il vostro taglio. First you will be served your Primi: fresh pasta, ribollita, or my husbands favorite Zuppa Lombarda (white beans over toasted bread topped with broth). Per prima cosa sarà servita la tua.

Primi: pasta fresca, ribollita, o il mio preferito mariti Zuppa Lombarda (fagioli bianchi su crostini di pane condita con brodo). For Secondi, there are many things to choose from, mostly meats. Per i Secondi, ci sono molte cose da scegliere, per lo più carni. My favorite is Involtini della Casa (thin sliced veal rolled around spinach or whatever they have that night covered in the delicious house sauce, yum *wiping drool from chin*). Il mio preferito è Involtini della Casa (carne di vitello a fette sottili arrotolata intorno spinaci o qualsiasi altra cosa che hanno in quella notte in cui la salsa deliziosa casa, * yum asciugandosi bava dal mento *). When we went with a large group we'd order a couple of contorni to go with our secondi (also for baby G). Quando siamo andati con un grande gruppo che avevamo per un paio di Contorni di andare con i nostri Secondi (anche per il bambino G).

End the meal by sharing a serving of the Zuppa Inglese, a dessert made with layers of Alchermes soaked cake and vanilla custard, and un caffe . Fine del pasto, condividendo una porzione della zuppa inglese, un dolce fatto con strati di torta imbevuta Alchermes e crema alla vaniglia, caffè e delle Nazioni Unite. The coffees come in non-matching, eclectic cups which add to whole "family" atmostphere. I caffè sono disponibili in non-matching, tazze eclettico che aggiungere "atmostphere per intero" della famiglia.

OR forego dessert, walk off that filling dinner, and use the wad of money you DIDN'T spend to get gelato when you have more room! O dessert rinunciare, a piedi, fuori che la cena di riempimento e utilizzare il rotolo di soldi che non avete spendere per avere il gelato quando si dispone di più spazio!

Trattoria le Mossacce has a website with photos inside and of the wonderful dishes they serve, in English no less. Trattoria le Mossacce ha un sito con le foto all'interno e dei piatti meravigliosi che servono, in italiano niente di meno.

abbastanza grande e c'era posto, si sarebbe semplicemente seduto su una sedia mentre io spalato alimentare! (Don't worry so much on this, as a rule ALL Italians love babies) (Non ti preoccupare tanto su questo, in linea di tutti gli italiani amano i bambini)

Posted by Em LoPorto at 10:21 AM Inviato da loporto Em a 10:21

(da ribollita reboiled - http://ribollitareboiled.blogspot.com/)




venerdì 3 settembre 2010

LE MOSSACCE DIVINA: QUI NON CI SONO PARACELSO E ALBERTO MAGNO MA SI TROVANO LA PIETRA FILOSOFALE E I GRANDI MAESTRI DI UNA "ETICA DE LA CUCINA"

In via del Proconsolo 55 r. a Firenze ,Trattoria Le Mossacce,si incontra ancora la alchimia dei grandi maestri del passato come quelli celebri del Rinascimento ma questi intendevano trasmutare in oro altri metalli e per giungere a tal fine cercavano la pietra filosofale.

A Le Mossacce Divina trattoria i grandi maestri esistono e si incontrano ancora ma essi non cercano la pietra filosofale per produrre l’oro.

Perché l’oro essi lo hanno già trovato e consiste nella alta qualità dei prodotti che usano.

Questa pietra filosofale che servirebbe alla produzione dell’oro essi,i grandi maestri de Le Mossacce, la conoscono da sempre ed è questa un minerale contenente abilità,accurata selezione de gli ingredienti da usare,rigorosa onestà nei confronti de gli avventori,una cortesia non voluta assumere per l’utilità ma una cortesia innata,naturale,che nasce dall’anima e che si trasmette a gli avventori quasi contagiandoli.

In altre parole a la divina Le mossacce  non si incontrano ovviamente gli epigoni di Alberto Magno,di Paracelso e di Cornelio Agrippa  ma i grandi maestri di una "nuova etica de la cucina" quali Giovanni ,Bruno ed altri,veri e propri maestri non solo de la cucina ma maestri anche di alta professionalità ne la gestione del rapporto umano.



lunedì 30 agosto 2010

TRAVELOKA : THIS SMALL RESTAURANT SERVES PROBABLY THE BEST LOCAL FOOD IN FLORENCE



A meal for 4 with wine at Trattoria Le Mossacce costs around 50 Euros. Un pasto per 4 con il vino alla Trattoria Le spese Mossacce circa 50 euro.

This place is literally a hole-in-the-wall.
If you walk fast in the Via del Proconsolo, you'll miss it.

 Se si cammina velocemente in via del Proconsolo, ti manca. It's small, cozy and filled to the brim with locals. E 'piccolo, accogliente e piena fino all'orlo i locali. Managed by the Fantoni-Manucci family for 50 years, this small restaurant serves probably the best local food in Florence. Gestito dalla famiglia Fantoni-Manucci per 50 anni, questo piccolo ristorante serve probabilmente il miglior cibo locale a Firenze.

This place is literally a hole-in-the-wall. If you walk fast in the Via del Proconsolo, you'll miss it. It's small, cozy and filled to the brim with locals. Managed by the Fantoni-Manucci family for 50 years, this small restaurant serves probably the best local food in Florence.

(da http://traveloka.blogspot.com/2010/08/florence-part-ii-foodburp.html)
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domenica 29 agosto 2010

LETIZIA GIULIANI PRIMA BALLERINA DI MAGGIODANZA MOSTRO' IL SENO NUDO IN "GIULIETTA". MA LETIZIA GIULIANI E' ARTE COME LA MUSICA DI BACH E LE OPERE FIGURATIVE E LETTERARIE.MA OPERA D'ARTE LO E' ANCHE QUANTO CI VIENE OFFERTO A "LE MOSSACCE DIVINA".











La bravissima Letizia Giuliani ,una “Giulietta” fantastica di pochi anni addietro a Firenze,mostrò il seno nudo in un breve momento de lo spettacolo e ci fu una ragazza che protestò mentre tutti applaudivano.

Ma Letizia,meravigliosa prima ballerina di Maggiodanza,superba nell’interpretazione,poteva permetterselo.

E guardando questa sublime sintesi di bellezza femminile ed eleganza nella foto si comprende bene che poteva permetterselo.

Questa è un’opera d’arte del Creatore come lo sono tutte le cose belle di Firenze, Pitti,Gli Uffizi,il Conservatorio Cherubini e la Galleria dell’Accademia che ospita un David il quale fa gola a i politici che ne vogliono strappare il possesso a questa città.

E opere d’arte,in quanto prodotto di veri artisti,lo sono anche i cibi che Le Mossacce ci offre.

RACCOLTA DI SENTIMENTI,VENDEMMIA, "VINTAGE" (PER I BARBARI), UN MOMENTO CARO ,NON VISSUTO NE LA TRATTORIA "LE MOSSACCE". RICHIESTA DI SCUSE PERCHE' BERE IL VINO E' LITURGIA, E' UN RITUALE CHE RICHIEDE RIGOROSA OSSERVANZA DI NORME PROCEDURALI.

Questa foto a me cara è di molti anni addietro,dei tempi nei quali "LE MOSSACCE"  ,che io amo chiamare  "LE MOSSACCE DIVINA" ,era chiamata dai Fiorentini (razza in estinzione)  "GASTONE ALLE MOSSACCE".
Ovviamente la foto non è stata scattata ne la divina trattoria.
La presenza de la tazza in luogo del bicchiere sul tavolo di Giovanna è  grave colpa  dovuta a occasionale mancanza di bicchieri; nessun fiorentino infatti ardirebbe versare il pregiato nettare de gli Dei nella tazza che ospita il caffè.
Il vino  -e a "Le MOSSACCE DIVINA" ce lo dimostrano-  si gusta rigorosamente nei  gottini de gli antichi vinai toscani  e solo i   BUCAIOLI , per dirla il con lessico di Fiorenza, avrebbero l'ardire di usare per il vino bicchieri di carta o altri immondi contenitori .

Per il giudizio sul caffè si rimanda al Bacco in Toscana di F. Redi (.vv 189 e segg,):

Beverei prima il veleno
Che un bicchier, che fosse pieno
Dell'amaro e reo caffè:
Colà tra gli Arabi,
E tra i Giannizzeri
Liquor sì ostico,
Sì nero e torbido
Gli schiavi ingollino.

Licenze poetiche di Francesco Redi ,medico di Ferdinando II ,filosofo e poeta ?

Probabilmente si .Ma si deve pensare che nel '600 il caffè non godeva certo del successo in seguito conquistato.
E tuttavia,per tornare al titolo,assumere vino è una  "virgiliana religio",  è un rituale che richiede il rispetto di rigorose regole,rispetto che non può essere violato con vizi procedurali ed eretici accostamenti.
Bere vino è liturgia di un pensiero che non deve essere danneggiato da  riforme di deliranti eresiarchi e se queste ultime -come nel caso della contaminazione con tazza da caffè- si verificano, è doveroso provvedere rinnovando (absit iniuria..) un Concilio di Trento.





Licenze poetiche?

MODA E MEDIE ,EFFETTO JOULE E CUCCHIAI. E MENTRE "LE MOSSACCE DIVINA" ,VIA DEL PROCONSOLO IN FIRENZE, E' IN FERIE (SOFFRIREMO UN MESE INTERO !) I ROMPBALL SVOGLIATI INSISTONO.QUESTA E' L'ULTIMA ! W IL VINO IN FIASCHI DE "LE MOSSACCE" ! !


Queste cose erano nel blog,cara fannullona.Tuttavia eccole:

Queste cose te le ho già spiegate prima dell'esame.Di medie in matematica ce ne sono abbastanza,come la più comune o media aritmetica,ma anche media quadratica,media armonica ..ma esiste anche quella che tu dici.
Ha un nome bellissimo,si,si chiama proprio  moda.

E' la media più frequente.Es.: se fai una serie di ricerche,di giochi,di eventi,di misure ed in tutti questi il risultato più frequente di altri fosse 30 o 30 %,potresti dire che 30 o 30% è la MODA.

Quanto all'  effetto Joule  puoi fare un esperimento.Prendi due cucchiai e con uno spago o con un pezzo di filo elettrico coperto dalla plastica li leghi paralleli fra loro ad un pezzo di legno o di altro materiale isolante.Poi trovi un filo elettrico come quello di una lampada,che abbia una comune spina ad una estremità,sbucci le estremità dei due componenti in filo all'estremità opposta alla spina e ne colleghi un estremo a un cucchiaio e l'altro all'altro cucchiaio. Prendi una tazza (non di metallo),la riempi d'acqua e immergi nell'acqua i due cucchiai.Attacchi la spina alla presa a muro.Vedrai che dopo pochi minuti l'acqua della tazza entrerà in ebollizione.Questo è dovuto al fatto che la corrente elettrica traverserà l'acqua da un cucchiaio all'altro producendo calore secondo il principio di joule che hai studiato.

L'importante è che i cucchiai siano fra loro isolati perchè essi dovranno comunicare solo attraverso l'acqua della tazza.Se i cucchiai giungono a contatto fra di loro la corrente che li attraversa non incontra più la resistenza offerta dall’acqua,quella resistenza che veniva trasformata in calore.Per la legge di Ohm (Intensità I = Differenza di potenziale V / resistenza R) se la resistenza “tende” a zero l’Intensità “tende” a valori “infinitamente” alti; ne consegue che la quantità di calore prodotto dalla corrente che passa nel tuo filo elettrico diventa talmente alta che la temperatura raggiunta nel filo farebbe incendiare l’isolante se non intervenisse il consueto impianto di protezione presente nell’impianto di casa (valvole).

ORA BASTA,E' AGOSTO   !

VINO,VINO,VINO IN FIASCHI DE "LE MOSSACCE" ! !



sabato 28 agosto 2010

SONO SEMPRE INCAZZATO ! A BETTINA "ROMPBALL DI AGOSTO". COME DA COMMENTO A PRECEDENTE POST.-CON QUESTO CALDO PREFERIREI IL BIANCO DE "LE MOSSACCE DIVINA". ECCOTI TUTTO:

Bettina cara ,il fatto che nelle linee elettriche come quella che ha i fili vicino a casa tua vi siano “tensioni” (ma il termine corretto è differenza di potenziale e si indica con V) molto alte,dell’ordine di centinaia di migliaia di volt è dovuto al fatto che una corrente elettrica che percorre un conduttore,il filo, ha la pessima (in questo caso ma non in una stufa elettrica) abitudine di generare calore che viene disperso nell’ambiente circostante e questo fatto-in rispetto del principio fondamentale che ispira la Fisica, detto “Principio di conservazione dell’energia” -produce una caduta della differenza di potenziale e perdita di energia per irradiazione di calore.Quindi non tutta la quantità di energia elettrica che l’Enel invia giunge nelle abitazioni ed in altri luoghi.

Se non credi a questo fatto,prendi un tester e misura la tensione (ormai chiamiamola così) fra i due poli della batteria e vedrai che essa è un po’ oltre i convenzionali 12 volt ma poi se vai a misurarla lontano ,ad una certa distanza dalla batteria,fra l’estremo di un filo che giunge alla luce della targa ed un punto qualsiasi della carrozzeria non coperto da vernice (forse devi aprire il baule posteriore ),vedrai che la tensione è scesa e di molto,può anche essere di circa 10 volt).

Questa perdita di energia è disciplinata dal Principio di Joule: la quantità di calore emesso da una corrente che percorre un filo,oltre che dalla lunghezza l del filo e dalla sua opposizione ad essere attraversato( R,resistenza) nonché dal tempo di durata dell’attraversamento,dipende “di più” dall’intensità della corrente,la quantità di cariche elettriche che passano in un certo tempo e che si indica con I,dipende cioè da questa intensità moltiplicata per se stessa,elevata alla seconda potenza,cioè dal “quadrato” dell’intensità (l’intensità si misura in Ampere).

Ora poiché ,come hai studiato,in una corrente elettrica il prodotto della tensione per l’intensita è costante e si chiama potenza (W) della corrente,si ha cioè (V x I)= W,se uno dei due fattori aumenta o diminuisce,l’altro deve rispettivamente diminuire o crescere.

Affinché mamma Enel possa ridurre la perdita di energia lungo il filo deve ridurre l’intensità I che ,figurando elevata alla seconda potenza, si fa sentire più delle altre grandezze come il tempo t e la resistenza R. E allora che fa? Prende un enorme trasformatore ed innalza enormemente la tensione e con questo artificio abbassa enormemente l’intensità riducendo di molto la quantità di calore disperso per strada in base al principio di Joule.

Naturalmente poco prima che la corrente giunga in casa nostra, mamma Enel deve,con altri trasformatori riportare a valori “umani”,cioè decentemente bassi, la tensione per evitare di mandarci in casa la sedia elettrica.
Ecco il motivo per cui le correnti come quelle che passano vicino a casa tua in campagna hanno tensioni altissime. Tu dici che queste alte tensioni creano disturbo e su questo non so cosa dirti con precisione,è un po’ come la storia del telefonino,è pericoloso o no? Molti dicono di si ma non esiste una sola prova che lo abbia seriamente dimostrato.Certamente nelle zone circostanti il filo esistono potenti campi elettrici di forma cilindrica e di grande larghezza dove il filo è la retta asse del cilindro.

Mi chiedi poi perché la tua Smart e le auto in genere hanno bisogno del motorino di avviamento.
Ma è lo stesso principio della sigaretta che richiede il fiammifero per accendersi.

Un sistema fisico dotato di una certa quantità di energia potenziale,”la capacità” cioè di procedere da solo e non il procedere da solo, si trova in equilibrio e dorme tranquillamente se qualcuno non lo sveglia.Svegliarlo si chiama “introduzione di energia nel sistema” e consiste nello spendere energia per avviare.La sigaretta ha bisogno dell’accendino e l’accendino ha bisogno del lavoro svolto dal dito su un particolare minerale che emettte scintille quando viene sfregato,il dito ruba un po’ di energia a te che a tua volta la assumi dal cibo.

Se nella tua tricilindrica non ci fossero il motorino di avviamento e la batteria che lo alimenta,dovresti introdurre energia nel “sistema motore della Smart” con altri metodi,come pedali o altro per avviare il motore.

Se tu mettessi gli spaghetti nell’acqua senza accendere il gas questi cuocerebbero ( a modo loro) ugualmente sottraendo calore ambientale all’acqua ma ci vorrebbero, penso, dei giorni,prescindendo dal fatto che vari enzimi e batteri interverrebbero facendo probabilmente marcire tutto.
Allora tu accendi il fornello e introduci energia nel "sistema spaghetti-acqua" dando il via a quel complesso di reazioni fisico-chimiche che si chiama cottura e la cui velocità dipende tanto dalla temperatura.

Se una tegola si trova sul tetto,essa è in uno stato di equilibrio dovuto al tetto (reazione vincolare del piano) e può cadere solo se qualcuno la aiuta in tal senso introducendo energia (tu che la spingi o un vento che ci soffia sopra con forza ma tu dovresti spendere dell’energia del tuo corpo per muoverla e/o il vento dovrebbe ridurre la sua velocità per spendere energia.
L’energia qualcuno la deve pagare.
Quanto? va calcolato nei singoli casi ma in casa tua te lo dice il contatore.

Brutta bestia l’energia quando la devi comprare tu personalmente,diverso il caso in cui,fortunata,qualcuno te la regala.Ma qualcuno la deve pagare!

Quando fermi la Smart frenando, l’energia cinetica della bestiola si trasforma in energia termica (calore) a livello dei freni con temperature che vanno dai circa 400° C della Smart ai ben oltre 1000 °C delle monoposto della “formula internazionale corsa” (f1, f2, f3) e questa energia che si trasforma in calore e si disperde nel sistema “universo” la hai già pagata al distributore di benzina.Sai bene che l’energia non si annulla mai ma si converte in altri modi (chi lo ha scoperto è finito ghigliottinato ! Lavoisier.).
In questo caso è avvenuta una trasformazione di tipo termodinamico.Sai anche bene che se non si accelera ma si viaggia velocità più costante possibile diminuisce la quantità di energia cinetica dell’auto che si trasforma in calore a livello dei dischi dei freni e che deve essere poi rimpiazzata a spese del serbatoio di benzina.In questo senso,ad una determinata velocità e con un determinato carico (ma nel problema insistono altre variabili) la guida in città,con frenate frequenti,costa di più.

Ed ora una cosa triste dal punto di vista economico:
le trasformazioni termodinamiche non sono reversibili (o meglio,per la Fisica Quantistica, è estremamente improbabile che lo siano) e quindi quando freni ,tutto considerato,trasformi la benzina in calore sui dischi dei freni .
Ma sarà ben difficile che raffreddando i freni con del ghiaccio ritorni benzina nel serbatoio.

Per farlo ci vorrebbe l’intervento del “Principale” l'unico che sa fare i miracoli !

venerdì 27 agosto 2010

BRILLAT-SAVARIN E MISTICISMO NEI FAGIOLI ALL'UCCELLETTO DE LE MOSSACCE,FASCINO ARCANO DEL PROFUMO E DEL SAPORE,ARTE E CONQUISTA DI PERFEZIONE SCONOSCIUTE A I NON INIZIATI.LE MOSSACCE DAL 1800 A OGGI.


Un amico,docente all’Università di Firenze oramai in pensione,appassionato di storia e costumi locali,persona che la sa lunga su Firenze ed i suoi caratteri insiti nella tradizione, sostiene che la trattoria Le Mossacce ha origine dal 1800 come vinaio e si è poi tramandata nel tempo fino a chiamarsi Da Gastone alle mossacce e successivamente fino ad assumere il nome Le Mossacce”.

Aggiunge quindi che in questa trattoria i cibi vengono preparati non solo con particolare maestria , con la serietà e l’affetto per i clienti che tutti conosciamo ma ,in taluni casi,anche con abili procedure tramandate da persona a persona e mantenute rigorosamente segrete.

Secondo lo studioso questo fatto interessa particolarmente i fagioli all’uccelletto la cui preparazione richiederebbe un tempo molto più lungo di quello generalmente impiegato da i comuni cuochi e ristoratori nonché il ricorso ad aggiunta di aromi naturali da inserirsi secondo particolari e sperimentate dosi ed in ben determinati momenti della cottura,quantità e momenti coperti da un segreto che l’amico definisce quasi monastico,come quello cioè mantenuto da i frati di certi ben noti ordini religiosi nella preparazione dei loro liquori.

La lunghezza del tempo impiegato da Le Mossacce nella preparazione dei fagioli all’uccelletto sarebbe dovuta anche al fatto che la cottura prevedrebbe alcune pause ritenute necessarie all’assorbimento naturale e lentissimo de gli aromi naturali .

Ma da ciò a prescindere ,una cosa è certa : fra le 3 o 4 trattorie di Firenze che giudico in grado di produrre piatti tipici fiorentini e toscani all’altezza de la tradizione ,nelle quali quindi mi faccio servire i fagioli all’uccelletto, Le Mossacce ha la medaglia d’oro. Il sapore è unico e sconosciuto presso altre trattorie, il profumo di questa pietanza prelibata non si riscontra altrove e induce a dilungarsi nel piacere dell’olfatto,a riconsiderare la desueta Fisiologia del Gusto di un noto giudice di cassazione di Francia del periodo pre-post rivoluzione .La digestione è leggera e facile anche per chi,come il sottoscritto,non si ferma ad una sola porzione.

I fagioli all’uccelletto de Le Mossacce?
 Rappresentano l’estasi.

.

giovedì 26 agosto 2010

FOLGORATO SU LA VIA DEL PROCONSOLO,A LE MOSSACCE TRATTORIA DIVINA,DA UN PIATTO DI FINOCCHIONA E DA MACHIAVELLI.



Tagliata ovviamente a mano come si confà a gli artisti della ristorazione,in fette di alto spessore, preceduta all’arrivo sul tavolo da un profumo intenso,la finocchiona toscana si coniuga con il Rufina che un tempo si poteva bere presso gli storici vinai di Firenze ed ancora una volta questo accostamento celebra in Via del Proconsolo il trionfo del gusto e la gloria de gli antipasti de Le Mossacce.

Ma tanto gusto induce ovviamente anche a curiosità,a considerazioni ,a riflessioni su le origini di questo pregiato insaccato, a la sua storia.

E ovviamente ricorro subito a spulciare quella sterminata quantità di Wiki,le miniere di informazioni che il web 2.0 ci mette a disposizione con la così detta “socializzazione di internet”. Prima miniera è naturalmente Wikipedia, l’enciclopedia libera” che molto spesso,se consultata con saggezza e discrezione ,ci permette di risolvere un sacco di problemi di informazione in breve tempo.

E della finocchiona si trova abbastanza sul web ma poco si tende ad approfondire e invece molto si tende a glorificare ai fini commerciali.

Una cosa che ha destato la mia attenzione è che ripetutamente viene affermato nei siti che la finocchiona piaceva tanto al Segretario Fiorentino esiliato in Chianti a scrivere i Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio .

Orbene,da dove proviene questa curiosità su i gusti del Segretario,da quale opera,quale scritto,quale epistola e di quale autore?Nessuno ne parla.Non vi è traccia di riferimenti bibliografici,a parer mio.

Sarei estremamente grato a colui che ritenesse di darmi informazioni.



(foto a sin. da wikipedia,foto destra google-imm)

MORI MARI MERI MIRI MURI ACCIDIT. QUESITO FORMULATO A PRANZO A LE MOSSACCE..MA COLTIBUONO,PEPPOLI E IL RUFINA NON FAREBBERO ANNEGARE IL TOPO GOLOSO.

Invece caro Gianni in odor di preferenza per la Cervogia,di quella frase “mori mari meri miri muri accidit” se ne parlò proprio a proposito di una signora che in un blog lo usava come indirizzo mail.
Dici che è ritenuta intraducibile su yahoo answer e sul web in genere.Non ho mai controllato se ciò sia vero.Tuttavia non mi sembra difficile.


Accidit muri,accadde a un topo (mus-muris,dativo)
Mori,(infinito di morior) di morire
Mari (mare-maris ,ablativo) in un mare
Meri (merus,schietto,puro,ma anche vino puro,genitivo) di vino
Miri (mirus,mirabile,genitivo ) meraviglioso.


Accadde o accade a un topo di morire in una mare di vino meraviglioso.
Questo topo evidentemente cade in una botte di vino prelibato e vi affoga.

QUANTI ELETTRONI SONO CONTENUTI IN UNA CARICA ELETTRICA DI 1 COULOMB ? SE HO BEN CAPITO LA DOMANDA DELL' INTERISTA SOSPETTO ASTEMIO.

Riassumendo il problema dell’interista.

Mi avevi scritto nella mail che il prof. vi ha anche detto che la carica,ovviamente negativa,dell’elettrone è pari a

                     -19
1/1.6 per 10            coulomb. Cioè la carica di e vi è nota.



Quindi il numero di elettroni contenuti nell’intera carica di 1 C sarà dato da 1/il valore di questa carica.

Se ho capito bene non vi torna il risultato di 6.25 molt. per  10 perché l’esponente ,oltre che cambiare di segno,è anche diminuito ,nel risultato ottenuto da voi,da 19 a 18.

Il fatto è che 1/1,6 è uguale a 0.625 che devi poi moltiplicare per 10 , ma nella notazione scientifica (con l’esponente) lo 0,.. ci stà come il cavolo a merenda e quindi si è moltiplicato per 10 spostando la virgola verso destra (non più o,6.. ma 6,..).

A questo punto,avendo moltiplicato tutto per 10,devi tenerne conto diminuendo l’esponente che da 19 diventa 18.Altrimenti avresti moltiplicato un po’ troppo.
In sotanza il numero è:                         18
                                       6,25   per   10        .

Ma non sarai mica astemio? Se così fosse non terrei più conto della comune amicizia perchè sul non essere viola posso ,con amarezza,soprassedere ma sull'astemio mai !

domenica 22 agosto 2010

COME RICHIESTO DA LETIZIA BINI ECCO IL TEOREMA 2=1.NON E' DOVUTO ALL'OTTIMO VINO DE "LE MOSSACCE" CHE FA SOLO ESSERE ALLEGRI MA NON UBRIACA.

TEOREMA : VOGLIAMO DIMOSTRARE CHE  
2 = 1.


Si abbiano due numeri fra loro uguali come “a” e “b” (ad esempio ½ e 0,5 che sono uguali.)

Scriveremo l’uguaglianza

a = b

Ma sappiamo che una uguaglianza non cambia se si moltiplicano i 2 membri per uno stesso numero,in questo caso proprio “a”.Quindi scriveremo:

(a) X (a) = (a) X (b) cioè: (a elevato al quadrato) = (a moltiplicato b)


   2
a =  a.b

Ma sappiamo anche che l’uguaglianza non cambia se ai 2 membri sottraiamo lo stesso numero,in questo caso
                                                                                   2
scegliamo il numero b elevato al quadrato, cioè   b
                                     2     2                     2
Scriveremo quindi : (  a  -  b    ) = ( a.b -  b    ).

Ma nel membro di sinistra abbiamo la differenza di 2 quadrati che si sviluppa in (a+b) X (a-b)

E in quello di destra possiamo porre in evidenza b ,cioè scrivere: b (a – b), e scriveremo


(a + b ) X (a – b ) = b (a – b )

e poichè nei 2 membri è presente ( a – b ) possiamo semplificare dividendo i due membri per

( a – b ). Avremo quindi:

( a + b ) = ( b ).
Ma poiché,come abbiamo detto all’inizio, a e b sono uguali fra loro,al posto di a nel membro di sinistra possiamo sostituire b. Avremo quindi:

(b+ b ) = ( b ) , oppure 2b = b, e quindi ,semplificando, avremo

2 = 1

come volevasi dimostrare.

sabato 21 agosto 2010

SANGIOVESE,CANAIOLO,NOBILTA' DI UN DIVINO E SAPIENTE LAVORO DELL'UOMO. E IL RETORE-POETA STAZIO CHE PARLA A DANTE (Pur.XXV-vv.77-78).UN NOBILE VINO A "LE MOSSACCE".

<E perché meno ammiri la parola,
guarda il calor del sol che si fa vino
giunto oll’omor che dalla vite cola .>

Anche se sull’interpretazione di questi due versi  -riferiti ad una delle analogie (oltre a metafore e similitudini) frequenti in Dante per superare la difficoltà del far comprendere concetti ardui ,come quelli teologici o filosofici -  hanno discettato i migliori Dantisti, anche se recentemente alcuni studiosi non intendono vedere nell’analogia con il vino la congiunzione fra l’anima ed il corpo ritenendo questa interpretazione forse troppo scontata,quasi banale, mi piace invece,nella mia semplicità,nella mia banalità,nella mia rozza golosità non ancor abbastanza disumanizzata da la biochimica e da la fisiologia,vedere nell’analogia una congiunzione fra l’elemento spirituale,cioè la luce,il calore del sole e quello materiale,cioè la linfa,la polpa del chicco dell’uva.
Si,proprio anima e corpo fusi in sintesi divina.
Diciamo la verità,la semplicità mantiene sempre un certo fascino,in specie davanti a questa divina bottiglia che raccoglie Sangiovese,Canaiolo, i raggi del sole,e la nobiltà di un divino sapiente lavoro dell’uomo.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Non ho mai nascosto la mia opinione su la gradazione alcoolica dei vini. Un vino di classe non può avere gradazioni dell’ordine 10 o 10.5,o 11 perché ritengo che le caratteristiche organolettiche di un grande vino siano in larga parte anche dipendenti da una elevata presenza di alcool.

Visto che qui ho riportato in immagine il Coltibuono Classico con cui accompagno finocchiona,spezzatino e trippa a  LE MOSSACCE , sono andato a mettere il naso nel sito della Badia  a Coltibuonowww.coltibuono.com/  ,un mirabile sito ricco di una molteplicità di dettagli e di informazioni ,oserei dire anche di carattere pedagogico, una vera e propria enciclopedia on line del vino di alto rango.
Ed ho visto che il Classico ha grado alcoolico13.5, il Riserva ha g.a. 15, il Cultus Boni ha g.a. 14.5 e il Sangioveto ha g.a. 15.
Per carità! Comprendo benissimo che esistono diverse esigenze e differenti gusti,che c’è anche chi deve contenersi nell’assumere alcool ma quando vedo in commercio un nobilissimo vino pugliese o siciliano,cioè il prodotto di una zona dove il sole non si risparmia certamente, che in etichetta indica grado alcolico 10,ebbene, non posso fare a meno di pensare ad “annacquamenti”.

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Se dell'uve il sangue amabile
non rinfranca ognor le vene,
questa vita è troppo labile,
troppo breve, e sempre in péne.  
(
Chi se non Francesco Redi nel Ditirambo? (qui sopra :vv.11-14)
E sul Bacco in Toscana ho trovato sul Web un interessantissimo studio di Giuseppe Bongi che deve essere consultato da chi ama il vino.
http://www.classicitaliani.it/intro_pdf/intro004.pdf -

venerdì 20 agosto 2010

CARTELLI LUNGO LA STRADA: UOMINI D'ORO CHE PORTANO ORO.

RAPPRESENTANO SOLO FIRENZE E TOSCANA?
NO.
RAPPRESENTANO PROFESSIONALITA' ,STILE,CLASSE, OFFRONO PRODOTTI DI PRIMA QUALITA',RAPPRESENTANO INSOMMA LA CULTURA NEL SIGNIFICATO PIU' VASTO DEL TERMINE, L'UMANESIMO,IL RINASCIMENTO,IL '400 FIORENTINO,L'ARTE ,IL LAVORO,LA CIVILTA'.


"patron Marcello che appena avrete finito, con cortesia e risoluzione, dira' “fuori uno avanti un altro.
Quanto sopra lo si può leggere sul sito ufficiale della trattoria Le Mossacce  www.trattorialemossacce.it/  ma è ovvio che riveste solo carattere di documentazione storica sull’origine del fiorentinissimo nome.Io debbo dire che all’ora di pranzo,più di una volta,mentre attendevo ,come molti altri, davanti all’ingresso, un tavolo libero,sono stato ripetutamente raggiunto da gli “uomini d’oro” che molto gentilmente mi davano informazione dei minuti di attesa che restavano e di quale tavolo mi avrebbe ospitato.

GIOCO PER LETIZIA COMMENTATRICE CHE MI RICORDA UN PROMESSO INVITO A CENA. VITA COME REAZIONE REDOX. LO SPEZZATINO DE LE MOSSACCE E' ANTIOSSIDANTE E ANNIENTA I "RADICALI LIBERI"



La vita è una reazione redox in cui agiscono ossidanti e riducenti.Ho sempre pensato che le anime molto generose come la tua siano ossidanti,sostanze cioè che sottraggono elettroni ad altre anime e tolgono loro negatività.Ma la chimica della meccanica statistica è crudele perché l’ossidante ,acquisendo elettroni,subisce a sua volta una riduzione ed il suo numero di ossidazione,a fine reazione redox, si è ridotto a valori più bassi.
Immagina,Letizia,una persona generosa,francescana,che fa del bene a destra e a manca elargendo ciò che ha:è chiaro che essa rischia di rimanere in miseria.

Esempio:

H2 + Cl2 ----> 2HCl

Una molecola biatomica di Idrogeno + una molecola biatomica di Cloro danno luogo a due molecole di acido cloridrico; ma il Cloro,chè è l’ossidante,cioè è un avido divoratore di elettroni,passa dal numero di ossidazione “zero” ( equilibrio) che aveva nella molecola neutra Cl2 al valore ” –1” avendo prelevato un elettrone all’Idrogeno nella molecola HCl.

E’ il prezzo da pagare se si è generosi ? A volte si.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
p.s.
Ma a parte giochi e battute scherzose ,
a Le Mossacce non solo si trovano cibi di altissima qualità che contribuiscono alla eliminazione dei così detti radicali liberi che sono fonte di invecchiamento ma la cordialità e la signorile cortesia de gli operatori ci gratifica tanto anche psicologicamente.

(Letizia , http://life.style.it/community/letiziabini ,ho messo anche il vecchio "logo gattico".Va bene?)

mercoledì 18 agosto 2010

LE MOSSACCE TRATTORIA, FILOSOFIA, LOGICA, MATEMATICA, BURIDANO, LEIBNIZ,SPEZZATINO,TRIPPA ALLA FIORENTINA E FAGIOLI ALL'UCCELLETTO.



Dicono in molti che sia stato Giovanni Buridano, filosofo religioso di Francia a cavallo fra 1200 ed il 1300,ad aver concepito il paradosso dell’asino secondo il quale un ciuchino che doveva scegliere fra due mucchi di fieno uguali non seppe scegliere fra le due porzioni identicamente buone poiché gli mancavano “elementi di causalità” necessari ad indurlo a prendere una decisione e quindi,il povero ciuchino, morì di fame.

Buridano fu forse uno dei primi logici,personaggi più complessi dei matematici, fu insomma un precursore di Bertrand Russel.
Buridano intendeva -dicono- con il suo paradosso combattere i sostenitori della teoria deterministica secondo la quale il ciuchino non avrebbe avuto possibilità di scelta essendo ogni fatto predeterminato e non dipendente dalla volontà del ciuchino stesso.

In tempi successivi,fra il 1600 ed il 1700 ci avrebbe pensato il grande filosofo e matematico Leibniz a dimostrare che il ciuchino avrebbe invece potuto scegliere.

Ma per me , GOLOSO FREQUENTATORE, più di una volta,trovandomi a pranzo alla trattoria LE MOSSACCE in Firenze si è riproposto il problema del ciuchino di Buridano perché dovendo scegliere fra uno Spezzatino-Le Mossacce ed una Trippa alla fiorentina-Le Mossacce non vi era –alla barba di Leibniz e dei suoi metodi di calcolo infinitesimale- possibilità di decidere su quale preferire fra due identiche divinità.

La soluzione la ho comunque trovata: ho divorato sia lo spezzatino che la trippa messi insieme ne lo stesso unico piatto accanto al quale ve ne era un altro ripieno di Fagioli all’uccelletto-Le mossacce.